quarta-feira, 30 de janeiro de 2013

.) Sua atitude depende da minha ...

2013 começa mais um Grenal e vamos apoiar o Grêmio em mais uma partida, em busca do título do Gauchão ... sábado dia 2.2.2013 no Economia da praça, compareçam !!!!!!!!!na Campanha da Ração da Acapa apartir das 9h ... http://www.rollingstonemagazine.it/musica/interviste-musica/rs-usa-intervista-eddie-vedder/ i Patrick Doyle Traduzione di Michela Bado "Il tour sta andando molto bene ma chissà, potrebbe sempre peggiorare da un momento all'altro", scherza Eddie Vedder mentre sale sul suo tourbus in Texas. Siamo a Novembre e un'altra faccenda sta occupando i pensieri di Eddie: il caso dei West Menphis Three. Per oltre dieci anni e mezzo Vedder ha lavorato incessamente assieme a un gruppo di altri volontari, per il rilascio di Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley, imprigionati e condannati ancora ragazzi per l'omicidio di tre boy scout di 8 anni dell'Arkansas (a Echols fu sentenziata la condanna a morte). Un incubo durato 18 anni che, assieme al loro rilascio avvenuto nell'Agosto del 2011, viene raccontato passo dopo passo nel nuovo film West of Menphis diretto da Amy Berg e prodotto da Peter Jackson, pellicola che presenta nuove prove a sostegno dell'innocenza dei tre ragazzi. “Sono contento di vivere in un Paese in cui c'è ancora speranza”, dice Vedder. “Non posso nemmeno immaginare che cosa avrebbe significato veder Damien giustiziato”. Tu eri là il giorno in cui Damien Echols, Jason Baldwin è Jessie Misskelley sono stati rilasciati. Che cosa hai provato?? "È stato come vedere nascere un figlio, ma, invece dei 9 mesi di attesa, ci sono voluti 18 anni (Ride, N.d.R.). Questa faccenda mi ha coinvolto per circa 15 anni e le ultime settimane sono state, probabilmente, uno dei periodi più angoscianti della mia vita; posso solo immaginare che cosa abbiano significato per loro. Ma il fatto che questa cosa sia accaduta e soprattutto il modo in cui è accaduta, è la prova che, se si ha determinazione e forza di volontà, possono davvero succedere miracoli. Ho imparato molto sui processi da questa esperienza che mi ha coinvolto in prima persona e ho visto le cose che non vanno di questo sistema che sembrano essere immutabili. Ho potuto scoprire anche come funziona il sistema carcerario e come le prigioni vengano corporatizzate e privatizzate. Vedere le registrazioni di quando i ragazzi sono stati portati per la prima volta dal tribunale al carcere è impressionante: un'orda di persone furiose che urlavano e chiedevano la loro condanna a morte. Sembrava una scena tagliata dal film Frankenstein. Ed essere stato là il giorno della scarcerazione e vedere una folla ancora più grande urlare di gioia per il loro rilascio è stato, assieme al diventare padre, uno dei momenti più felici della mia vita". Mi hai detto che ci sono voluti anni per documentarti sul caso. Hai sempre creduto nell'innocenza di Damien, Jason e Jessie?? "A essere sincero è successo in un momento ben preciso. Avevamo già raccolto un po' di fondi, era all'incirca il 2000/2001, i Pearl Jam erano fermi quell'anno, ma avevamo ancora bisogno di denaro per procedere con le investigazioni private e i testi del DNA. Dovevo iniziare a chiamare e cercare delle persone che potessero aiutarci con quanto avevamo raccolto fino ad allora. Fu in quel momento che andai a parlare con Damien. Dovevo chiederglielo guardandolo dritto negli occhi. La risposta che mi diede e la sua ferma convinzione furono decisivi, in quel momento capii che potevo credergli. Ovviamente, avrei fatto tutte le ricerche del caso, ma comunque restava il fatto che non avrei potuto saperlo con sicurezza assoluta. C'è una grande differenza tra credere in qualcosa e sapere qualcosa per certo e io avevo bisogno di credergli, sopratutto nel momento in cui stavo coinvolgendo altre persone, gente che si fidava di me. Glielo domandai faccia a faccia e la sua risposta pose fine ai miei dubbi". Che cosa ti disse?? "Disse semplicemente 'No'. Ma fu il modo in cui lo disse, sono sicuro che continuò la frase, ma fu quel no a bastarmi". Ci furono altri famosi musicisti coinvolti ma tu ti sei esposto molto di più in prima persona... "Non è stato niente di particolarmente eroico. Per me è fondamentale poter dire di vivere in un Paese dove c'è ancora posto per la speranza. Non riesco nemmeno a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se tutto questo non si fosse risolto come speravo e Damien fosse stato giustiziato. Sarebbe stata dura crescere i propri figli in un Paese dove sai che cose così possono accadere e che non c'è posto per la giustizia, anche quando riesci a ottenere i soldi per far fronte alle spese del processo. All'inizio, per combattere la condanna a morte di Damien, avevamo raccolto circa 2.300 dollari; poi c'erano i due ergastoli... alla fine si arrivò a un fondo totale che superò di molto il milione di dollari". Ricordi il tuo primo incontro con Damien? "Quando gli feci visita in carcere mi resi immediatamente conto di cosa significasse vivere quell'esperienza giorno dopo giorno. La prima volta accadde mentre ero in tour: passai il resto del tempo, tre settimane su un mese, a parte le ore dei concerti, rannicchiato in un angolo della mia stanza cercando di immedesimarmi in Damien per ricordarmi che dovevo risolvere il tutto e in fretta. Due anni dopo tornai a trovarlo e, questa volta, fu diverso. Erano stati fatti passi avanti nel caso, o comunque qualcosa mi faceva sentire che la situazione si stava per ribaltare. Fu come se una voce dentro me mi dicesse che dovevo uscire e testimoniare in suo nome e per il suo onore, che dovevo fare qualsiasi altra cosa per vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè lui non aveva la mia stessa opportunità di farlo". La confessione estorta a Jessie Misskelley fu un grave errore giudiziario... "Se guardiamo a tutta la questione, ci sono diversi punti controversi. Tra questi, proprio le confessioni estorte o false. Uno degli avvocati, dovrei conoscerne il nome a memoria, dannazione!, ha scritto un libro intitolato False Confessioni. Riporta almeno 50 situazioni in cui si sono verificate. Può accadere, per esempio, che i genitori ammettano di avere ucciso i figli anche se non è andata così. Capita, anche se sembra una cosa impossibile. A un genitore dicono: “abbiamo visto la tua macchina, abbiamo foto che attestano che alle 4 del mattino hai fatto benzina; ciò dimostra che sei andato al distributore per avere un alibi e poter, poi, andare a buttare il cadavere di tua figlia nel fiume”. Dicono di avere le foto e, 14 ore dopo, appare un documento firmato dal padre che, confuso, ammette anche con un solo “mi pare di sì”... e il peggio è che la polizia, alla fine, non ha nessuna foto. È un crimine legalizzato mettere le persone nella condizione di dubitare di loro stesse, confondendole e facendole contraddire. Nel caso che vi ho raccontato, alla fine l'uomo è uscito, ma ci ha messo 5 anni. Scusate, vi sto dando risposte lunghe, ma ci sono centinaia di casi di false confessioni come queste, uomini d'affari o persone importanti per la comunità che si ritrovano in questi drammi. Ed è quello che è accaduto anche a Jessie Misskelley: psicologicamente impreparata ad affrontare un tale situazione, le hanno fatto pressioni interrogandola per oltre 10 ore, forse addirittura 14"... Dobbiamo tagliare purtroppo, intanto grazie per il tempo che ci hai dedicato. Se non sbaglio i Pearl Jam stanno lavorando a qualcosa di nuovo giusto? "Sì, siamo a metà diciamo. Ci stiamo prendendo un po' di tempo. Ne parlavo prima con Jeff (Ament), ci stavamo scrivendo un paio di messaggi, è in giro con il suo gruppo adesso. Lui è diretto verso la West Coast mentre io vado ad Est. Siamo tutti in giro, anche Johnny Appleseed. A un certo punto dovremo per forza incontrarci da qualche parte, ma la band non è mai stata così unita; ogni tanto fa bene prendersi una piccola pausa l'uno dall'altro. Saremo pronti a tempo debito". ? Hai già un'idea di come vorresti che fosse? "Verrà da sè e sarà proprio come dovrà essere. Stiamo lavorando in sinergia in questi giorni ed è davvero il risultato di tutte le parti messe assieme. Non si tratta di uno di noi che dice agli altri: “queste sono le mie canzoni e così è come si dovrebbe suonare il tutto”. Dopo tutti questi anni, siamo giunti alla conclusione che, se ognuno mette il suo, il risultato non potrà che essere quello che vogliamo. E, certamente, avrà qualcosa di nuovo perché tutti siamo cresciuti in questi anni e continuiamo a cambiare". Come ti senti dopo il risultato delle ultime elezioni presidenziali? "Mi sento bene, alla grande direi. Ma questa è tutta un'altra storia". Farai altri album da solista? "Cavolo, devo proprio andare ora!". Grazie Eddie! "Mi farò risentire presto, promesso". http://www.kboing.com.br/noticias/Confirmado-John-Mayer-esta-no-line-up-do-Rock-in-Rio-2013+13012809502414.html 28 de janeiro de 2013, 09h50 Confirmado! John Mayer está no line up do Rock in Rio 2013 Mais uma atração foi confirmada para a quinta edição do Rock in Rio deste ano aqui no Brasil. O músico de "Your Body Is A Wonderland", John Mayer irá se apresentar no dia 15 de setembro, na mesma data que o cantor Bruce Springsteen. A primeira visita de Mayer ao país foi anunciada na própria página do artista no Facebook e trará a tour do seu quinto disco, lançado no ano passado, o "Born and Raised". Facebook Oficial O Rock in Rio 2013 será realizado nos dias 13, 14, 15, 19, 20, 21 e 22 de setembro, na Cidade do Rock (Parque dos Atletas), no Rio de Janeiro (RJ). Os ingressos estarão à venda a partir de abril e custarão R$260 (inteira) e R$130 (meia-entrada). Não haverá cobrança de taxa de conveniência. Para a edição deste ano foram confirmados também o Metallica, Avenged Sevenfold, Alice In Chains, Ben Harper, Iron Maiden, George Benson, Ghost, Ivan Lins, Muse, Sepultura, Slayer e Tambores do Bronx.
http://www.correiodopovo.com.br/Esportes/?Noticia=486641 Esportes > Futebol > Grêmio Imprimir Enviar Fale com a redação Letra 30/01/2013 12:37 - Atualizado em 30/01/2013 12:45 Grêmio faz primeira decisão do ano contra a LDU Tricolor busca classificação na Libertadores no primeiro jogo oficial da Arena às 22h Vargas é a aposta do Grêmio para eliminar a LDU Crédito: Lucas Uebel / Grêmio FBPA / Divulgação CP O sonho do tri da América, acalentado pelo Grêmio desde 1995 (e de forma especial neste primeiro ano da Arena), depende de um bom jogo na casa nova diante da LDU, nesta quarta-feira, às 22h. Com a derrota de 1 a 0 no primeiro jogo, em Quito, o Tricolor precisa fazer dois gols de diferença para acabar com a desvantagem – se o time gremista ganhar pelo mesmo placar da ida, o confronto vai para os pênaltis. CORREIO DO POVO TRANSMITE A PARTIDA EM TEMPO REAL A PARTIR DAS 22H O confronto nesta quarta será o primeiro jogo oficial da Arena. A procura por ingresso foi muito grande e o estádio deverá estar completamente lotado. Mais dois mil bilhetes foram postos à venda nesta quarta-feira. Assim, o Grêmio poderá testar pela primeira vez a pressão do local em duelos decisivos. Aos torcedores, Luxemburgo pediu que transformem a Arena numa “Bombonera” para ajudar o time a reverter o placar. Para cumprir a missão, o meia Zé Roberto pede paciência para vencer a zaga da LDU. Acostumado com decisões, o jogador de 38 anos cita como exemplo nada menos que o Barcelona. “A paciência diz tudo. Todos são encantados com a maneira de o Barcelona jogar. É um time que tem grande paciência e tem de ser exemplo”, comentou. Numa partida decisiva, nada mais normal que o mistério por parte dos treinadores. Vanderlei Luxemburgo, por exemplo, fechou os dois últimos treinos do clube e afirmou que a escalação só vai sair antes da partida. O técnico confirmou a entrada de Vargas desde o início, mas não revelou quem será o companheiro de ataque do chileno. Marcelo Moreno e Willian José são os candidatos mais fortes para a vaga. Devido à tragédia no domingo em Santa Maria, a direção tricolor tentou no início da semana adiar para outra data. O clube fez uma consulta para a Conmebol para evitar uma partida poucos dias depois do incêndio que vitimou mais de 230 pessoas no Centro do Estado. No entanto, segundo o diretor executivo Rui Costa, a LDU não aceitou o pedido com medo de perder jogadores para a seleção do Equador se a partida fosse transferida para 6 de fevereiro, data de rodada pelas Eliminatórias Sul-Americanas. No entanto, o diretor de futebol do clube equatoriano, Santiago Hácome, havia afirmado antes, em entrevista à Rádio Guaíba, que estava sensibilizado com a tragédia e que não haveria problema se o jogo fosse cancelado. Em respeito às famílias das vítimas, um grupo de torcedores organiza a campanha “Vá de preto na Arena”. Adversário vai recuar bastante Durante o treino de segunda-feira, no Parque Gigante, o técnico da LDU, Edgardo Bauza, deixou bem claro que o time atuará fechado, defendendo-se praticamente sempre com nove atletas atrás da linha da bola. Nos escanteios e faltas laterais, a equipe toda praticamente se postava dentro da área. O treinador bem que tentou esconder as suas táticas, mas a atividade poderia ser vista por quem passava pela avenida Edvaldo Pereira Paiva. Pré-Libertadores 2013 Grêmio Marcelo Grohe; Tony, Saimon, Cris (Bressan) e Pará; Fernando, Souza, Elano e Zé Roberto; Vargas e Marcelo Moreno. Técnico: Vanderlei Luxemburgo. LDU Domínguez; Canutto, Araujo, Morante e José Madrid; Hidalgo, Enrique Vera, Carlos Feraud, Saritama e Reasco; Carlos Garcés. Técnico: E. Bauza Árbitro: Saul Laverni (Argentina) Local: Arena Início: 22h Fonte: Correio do Povo http://zerohora.clicrbs.com.br/rs/cultura-e-lazer/segundo-caderno/noticia/2013/01/eric-clapton-lanca-novo-album-em-marco-4026976.html Novidade29/01/2013 | 17h41 Eric Clapton lança novo álbum em março Disco inclui duas inéditas e regravações de outras dez canções do músico Comentar0CorrigirImprimirDiminuir fonteAumentar fonte O cantor Eric Clapton se apresentou na Fiergs em 2011 Foto: Ricardo Duarte / Agencia RBS O novo disco de Eric Clapton tem data marcada para sair: 12 de março. Vigésimo primeiro álbum da carreira do músico, Old Sock traz duas faixas inéditas, Every Little e Gotta Get Over e outras dez versões de músicas que foram fundamentais na sua formação. Lançado pelo selo do guitarrista, o Bushbranch, o LP conta com a participação de vários convidados especiais, como a lenda do blues JJ Cale em Angel e Paul McCartney em All of Me. As informações são da revista Rolling Stone. Clapton também deve embarcar em turnê pelos Estados Unidos após o lançamento do álbum. A parada final é no festival Crossroads Guitar Festival, no Madison Square Garden, que ainda conta com performances de BB King, Buddy Guy, o Allman Brothers Band, John Mayer e Gary Clark Jr.

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